Aprire il capitale proprio… sì, ma con quali regole?
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La necessità di rapida crescita delle imprese, anche per linee esterne, il crescere del mondo delle startup nonché l’importante crescita del mercato dei capitali interessato all’intervento nel capitale di rischio dell’impresa hanno portato alla ribalta il tema dell’assessment del valore aziendale.
Determinare il valore di un’impresa è, però, tutt’altro che semplice in quanto ogni realtà si caratterizza per peculiarità specifiche che necessitano l’avvio dei c.d. processi di aggiustamento e normalizzazione dei valori.
- È possibile, quindi, applicare un mero moltiplicatore all’EBITDA per determinare il valore aziendale?
- I patrimoni immobiliari ed i cespiti si assommano ai valori stimati o non valgono nulla?
- Come si gestisce una transazione “fair” per entrambe le parti coinvolte?
- Quali metodi per valutare un’impresa?
- Il tempo e il suo valore finanziario
- La scelta del modello e gli ambiti di applicazione:
- I metodi alternativi e finanziari
- Aziende in perdita od in start-up: quali modelli utilizzare
- Il metodo dei multipli
- La best practice: metodo discounted cash flow based
- Come si normalizzano valori e grandezze aziendali?
- Quindi il patrimonio… non vale nulla?
- Le tipiche clausole richieste dagli investitori
- Il TAG along
- Il Drag along e Drag along floor
- Le liquidation Preferences
- Partecipating e non partecipating clauses
- I veto rights dei soci di minoranza
- il Bad Leaver ed il claw back
- le Compulsory way out
- Cowboy clause & Russian roulette
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